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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 17 dicembre 2008
Il SICET ribadisce la necessità di una svolta decisa nelle politiche abitative e sollecita il Governo ad istituire con urgenza un tavolo di concertazione nazionale.
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE SICET GUIDO PIRAN
“Ieri il Senato ha convertito in legge il decreto
20 Ottobre 2008 n. 158 di parziale sospensione degli sfratti fino alla fine di
giugno del prossimo anno, allargando leggermente l’elenco dei Comuni interessati
rispetto al testo proposto dal Governo. Come è ormai consuetudine nei confronti
dell’emergenza abitativa si procede periodicamente con provvedimenti d’urgenza,
con riferimento ad una platea di famiglie sempre più ristretta, mentre va
allargandosi in modo preoccupante il numero delle famiglie che non riescono a
pagare l’affitto, per le quali la norma approvata non prevede alcuna soluzione.
L’articolo 1 quater del decreto assegna agli IACP il compito di intervenire in
soccorso delle famiglie insolventi nei confronti delle banche per l’acquisto
della casa. In pratica gli Istituti, comunque denominati, sono autorizzati a
subentrare nei confronti delle banche garantendo il mutuo residuo, mantenendo il
diritto all’abitazione del mutuatario a fronte della corresponsione di un canone
agevolato con la possibilità di riscatto a fine contratto a condizioni
favorevoli. In pratica si trasforma il ruolo degli IACP, i quali, invece di
fornire le case alle famiglie a basso reddito inserite nelle graduatorie
comunali delle case popolari, tuteleranno le banche dal pericolo di insolvenza
dei mutui, e non è prevista alcuna regolamentazione dei limiti di reddito, della
composizione famigliare, delle condizioni sociali.
Si favoriscono le banche e si penalizzano gli inquilini poveri. Coloro i quali
si proclamavano eredi di Robin Hood hanno mostrato il loro vero volto molto più
simile a quello dello sceriffo di Sherwood che, per conto del Principe
usurpatore, toglieva ai poveri per dare ai ricchi.
Il SICET ribadisce la necessità di una svolta decisa nelle politiche abitative.
Serve una riforma degli affitti, serve un intervento pubblico di edilizia
sociale vera, serve il blocco delle rivalutazione annuali dei canoni di
locazione( istat).
Il SICET sollecita il Governo ad istituire con urgenza un tavolo di
concertazione nazionale sul tema dell’abitare in affitto in modo da giungere
alla scadenza del 30 Giugno 2009 con un programma immediatamente operativo per
l’uscita dall’emergenza