COMUNICATO STAMPA
Roma, 15 febbraio 2007
Questo il grido d’allarme lanciato oggi da Guido Piran, Segretario Generale del
SICET, a margine della conferenza stampa dei sindacati inquilini per denunciare
l’inefficacia del contributo economico che dovrebbe, il condizionale è
d’obbligo, aiutare a pagare l’affitto a chi è in difficoltà. Il primo problema
di questo strumento di welfare è la riduzione delle risorse, scese tra il 2000 e
il 2007 di quasi la metà. Al contrario le richieste degli inquilini, nel
medesimo periodo, sul campione delle 11 città metropolitane sono cresciute del
148 %. Questo dato è la conseguenza del livello sempre più esasperato dei canoni
d’affitto che negli ultimi 6 anni sono cresciuti almeno dell’80 % con punte
superiori. Mentre legata alle minor risorse è la copertura del contributo sul
canone che è scesa dal 27 % nel 2000 al 18 % nel 2006. Altro elemento critico
del Fondo Affitti, rilevato dal SICET, è il pesante ritardo con il quale viene
erogato. Attualmente si stanno aspettando di chiudere le procedure per
l’erogazione dell’anno 2005, tranne qualche regione alle prese ancora con il
2003. Con questo scenario sono necessarie e urgenti un insieme di misure
economiche e legislative. Oltre all’impegno necessario del Governo, Regioni e
Comuni per 1 miliardo di euro anno che dovrebbe essere facilitato sia dalle
maggiori risorse disponibili che dall’andamento del PIL, continua Piran, è
necessario che il tavolo di concertazione nazionale sulle politiche abitative,
previsto recente legge n° 9 sugli sfratti, venga immediatamente convocato. Le
priorità del SICET saranno: la modifica della legge sugli affitti, privilegiando
il contratto concordato, riducendo l’imposizione fiscale per l’inquilino e
proprietario, al fine di sconfiggere il nero. Ma anche un nuovo piano di
edilizia pubblica che preveda, analogamente a quanto sta facendo Francia e
Spagna, di costruire almeno 100 mila nuovi alloggi nei prossimi 5 anni..
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