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COMUNICATO STAMPA

Roma, 20 luglio 2006 

Sfratti: il Sicet chiede al Governo di cambiare logica

Il Ministro Di Pietro prorogando l’efficacia della legge 3 Marzo 2006 per il differimento degli sfratti nelle sole città di Roma, Milano e Napoli, non fa altro che perpetrare il mantenimento di una norma rivelatasi assolutamente inefficace ad alleviare le sofferenze delle famiglie sfrattate, oltre che a non risolvere i problemi dei proprietari di casa che intendono avere in restituzione il loro immobile per soddisfare delle necessità famigliari.

Non  è nostra intenzione discutere le buone intenzioni dell’iniziativa del Ministro, anzi se la proroga di tre mesi è motivata dalla necessità di prendere tempo per aprire una interlocuzione con le Organizzazioni degli Inquilini al fine di predisporre un provvedimento meditato ed efficace, allora l’iniziativa trova pure la nostra condivisione.

La citata legge 86/2006 è proprio un atto inutile e in qualche modo dannoso. Inutile in quanto riduce un dramma sociale come sono gli sfratti ad un rapporto privato, limitandosi a prevedere dei benefici fiscali a favore dei proprietari che non attuano l’esecuzione dello sfratto. Inutile in quanto le risorse stanziate a favore dei Comuni per favorire la stipula di nuovi contratti di locazione sono le stesse da due anni e  (qui ha ragione Di Pietro il provvedimento non costa niente) non è stato speso nemmeno un centesimo. Dannoso perché crea delle  illusorie aspettative tra le persone sfrattate, in quanto la sospensione vale solo per gli anziani poveri e per gli invalidi abitanti in sole tre città.

Il SICET chiede al Governo Prodi di cambiare logica.

Occorre introdurre, nelle città ad alta tensione abitativa, una modalità di regolazione della esecuzione degli sfratti che permetta a tutte le famiglie colpite dal provvedimento il passaggio da casa a casa. Le commissioni prefettizie della legge 61/89 hanno svolto egregiamente la loro funzione per 15 anni, il SICET propone l’introduzione di uno strumento similmente efficace.

Serve inoltre aprire un confronto con le rappresentanze degli inquilini per dar corso ad una iniziativa legislativa che affronti il tema dell’emergenza sfratti in modo organico, con l’obiettivo di introdurre elementi di strategia più generale di politica abitativa.

In proposito i sindacati degli inquilini SUNIA, SICET, UNIAT UIL, lo scorso 5 Luglio hanno richiesto un urgente incontro al Presidente Prodi e ai ministri competenti.


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