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Conquiste del Lavoro
giovedì 19 gennaio 2006
Per il sindacato inquilini il fallimento della Legge 431 è ormai evidente
E il Sicet rilancia la sua proposta di nuova riforma delle locazioni
L’eccezionale mobilitazione mediatica e politica di questi giorni, avente per oggetto l’emergenza abitativa ed in particolare la piaga degli sfratti conferma la validità delle denunce del SICET, che nei mesi scorsi ha sostenuto (in assoluta solitudine) l’inutilità e l’inefficacia delle misure di protezione sociale messe in atto dal Governo.
Il quale ha assunto come propria la pretesa della proprietà di spostare l’onere della gestione di un’emergenza sociale, causata dall’aumento spropositato dei costi abitativi, dal mercato alla pubblica amministrazione, o peggio ancora, in capo agli stessi soggetti colpiti.
La norma è stata concepita, già sbagliata nel principio, in modo talmente farraginoso, che non ha funzionato.
Lo testimonia il fatto che le risorse messe a disposizione dei Comuni allo scopo di ricollocare gli sfrattati sono rimaste totalmente inutilizzate.
L’acutizzarsi dell’emergenza abitativa è causato dall’evidente fallimento della riforma delle locazioni introdotta dalla legge 431/98.
Finalmente assistiamo al ripensamento di molti che, ieri strenui sostenitori della legge, anche se ancora troppo timidamente, oggi denunciano le vistosissime ambiguità e carenze della norma.
Ma è il principio fondamentale su cui si basa la 431/98 ad essere sbagliato, cioè la convinzione che nel mercato si trovino le possibilità di autoregolazione, con l’unico correttivo a sostegno della socialità costituito dal F.S.A. e abolendo ogni elemento regolatore degli sfratti.
Nel corso dell’ultimo anno le Associazioni dell’inquilinato hanno tentato in tutti i modi di correggere l’impostazione del governo sul tema sfratti. Sono stati coinvolti anche i Sindacati dei pensionati in iniziative di mobilitazione, proprio per testimoniare la gravità della situazione in cui versano in particolare quei cittadini economicamente più in difficoltà tra cui gli anziani, ma la politica è rimasta sorda ad ogni richiamo ed ha proseguito per la propria strada a fondo cieco.
In questo periodo di fine legislatura il Sicet rinnova con forza la propria proposta, da assumere con decretazione d’urgenza, affinché si blocchino in modo generalizzato le esecuzioni degli sfratti per un periodo di almeno 6 mesi.
Inoltre necessita ricostituire le Commissioni Prefettizie di regolazione della concessione della Forza Pubblica nell’esecuzione degli sfratti.
Tali commissioni, in vigore per 10 anni dal 1989 al 1998, si sono rivelate degli strumenti preziosissimi per la riduzione delle tensioni sociali nelle grandi città, concertando con Comuni e proprietà immobiliare il passaggio degli sfrattati da casa a casa.
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Guido Piran Segretario Generale |