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COMUNICATO STAMPA

Roma, 29 luglio 2005

IL SICET CONTRARIO A QUESTA

RIFORMA DEL CONDOMINIO

Il Sicet (Sindacato Inquilini della Cisl) è contrario al D.d.L. sulla Riforma dei soli artt. del C.C. perché:

          dopo oltre 60 anni dall'entrata in vigore degli articoli del Codice Civile sul Condominio, vi sono 13,5 milioni di famiglie che vivono in condominio in oltre 830 mila stabili, ne consegue che occorre un Testo Unico e non una sola riforma parziale;

          il D.d.L. di fatto affronta i problemi di un solo soggetto che fa parte del Condominio, cioè l'Amministratore e non inquadra i rimanenti 3 soggetti:

1.      il condomino proprietario che abita il proprio appartamento;

2.      il locatore che ha affittato il bene;

3.      il conduttore che abita nell'unità abitativa e ne sostiene i costi maggiori;

          non é affrontato il nodo essenziale, foriero di numerosi ricorsi al giudizio (Tribunali e Giudici di Pace), cioè chi deve pagare, cosa deve pagare e chi deve decidere. Infatti, non si fa menzione ad eventuale suddivisione delle Spese Condominiali con relativi millesimi;

          la norma non fa menzione al Fascicolo del Fabbricato (vedasi crolli di stabili a Roma e Foggia), ed alle norme vigenti (Lazio, Roma e Foggia) ed il suo recepimento e puntualizzazione.

Alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre del provvedimento - afferma Ferruccio Rossini, Segretario Generale del Sicet - proporremo il recepimento dei punti sopra esposti o il blocco del provvedimento, e che si passi alla stesura di un vero e proprio Testo Unico sul condominio.

 

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